Confetti al matrimonio: tra storia e tradizione
Sono piccoli, gustosi, colorati e beneauguranti: tutto in un confetto. Cosa volere di più? Ecco la storia e la tradizione dei piccoli dolci dal cuore di mandorla o cioccolato, protagonisti del matrimonio.
C'è chi li ama, ne va ghiotto e ne consuma a quintali nel giro di poche ore; chi, invece, non ne va matto e prende i canonici cinque, senza nemmeno assaggiarne uno. Che sia uno o l'altro caso, non devono mancare mai, a nessun matrimonio: stiamo parlando dei confetti, i piccoli dolcetti dal cuore di mandorla o cioccolato, oggi disponibili anche in più versioni, dal gusto banana alla papaya, dal pistacchio al caffè. In Italia, la città che ne detiene la paternità per la lunga tradizione confettaria è Sulmona, in provincia de L'Aquila, in Abruzzo.
Ma come sono nati i confetti? Pare che il primo confetto sia stato creato con scopi curativi, inventato da un arabo di nome Al Razi, che ebbe l'intuizione di ricoprire il medicinale con un guscio dolce per renderlo più gradevole. Ma già gli antichi Romani li utilizzavano per gli stessi scopi per cui li utilizziamo noi oggi, ovvero festeggiare nascite e matrimoni, però a quei tempi erano gli invitati a portare i confetti agli sposi, come augurio di un futuro propizio.
È solo nel tardo Quattrocento però che nascono i confetti nella forma classica che tutti conosciamo, grazie all'introduzione dello zucchero in Europa, importato dalle Indie Occidentali, utilizzato poi nel processo di produzione del rivestimento indurito. Contestualmente alla nascita dei confetti, avviene anche quella delle bomboniere, dalla tradizione di conservare i confetti in preziosi cofanetti. L'etimologia del termine, infatti, va fatta risalire al francese'bon bon', ovvero un piccolo contenitore, cesellato da orafi di prestigio, che i nobili ostentavano con orgoglio. Da qui, l'usanza di utilizzarle per accompagnare i lieti eventi della vita, come nascite, matrimoni e festeggiamenti importanti.
E come sono diventati protagonisti del matrimonio? Secoli fa, venivano lanciati agli sposi all'uscita da chiesa insieme al riso e ai petali, ma invece che avere l'anima di mandorla, contenevano un seme di coriandolo. Per questo motivo, in molte lingue straniere oggi la parola 'confetti' significa proprio coriandoli, i piccoli pezzettini di carta che si lanciano durante le feste. Per tradizione, nella bomboniera i confetti devono essere cinque, dispari come augurio di fertilità alla coppia, che non resti a lungo solo in due, e come i doni della vita: salute, fertilità, longevità, felicità, ricchezza. Il galateo vuole poi che i confetti vengano confezionati in un sacchettino di tulle o pizzo, che richiami magari il vestito della sposa, e nel quale si trovi un cartoncino con il nome della sposa e dello sposo, senza i cognomi, e la data del matrimonio.
Di gran moda, oggi è la confettata, ovvero un tavolo tutto dedicato ai più svariati tipi e gusti di confetto, da quelli alla banana, passando per quelli al caffè fino a quelli aromatizzati alla rosa, dove serviti in varie ciotole, gli invitati più golosi potranno assaggiarli e degustarli liberamente.
Simbolo per eccellenza di prosperità, felicità e abbondanza, legato alla festa di nozze e poi esteso nel tempo anche alle altre feste, il confetto ha una storia antica e nella sua accezione moderna, come già indicato, si fa risalire al tardo 400, ma mai come nei nostri giorni il suo consumo sembra vivere l’età dell’oro.
Per iniziare, il confetto si sta affrancando dall’essere consumato esclusivamente in occasione di feste e cerimonie per proporsi al mercato come un vero e proprio dolciume, adatto a ogni momento della giornata, da offrire agli ospiti dopo cena oppure da mangiare in un momento di relax, da portarsi anche in borsa nelle comode, nuove e coloratissime confezioni studiate per l’autoconsumo, meglio se incartato singolarmente come una caramella.
A questo nuovo trend ha senza dubbio contribuito l’impegno chele fabbriche di confetti nell’ultimo decennio hanno dedicato alla ricerca di nuovi e sorprendenti gusti. Oggi ai confetti prodotti con le anime più classiche (mandorle, quelli per eccellenza riservati alle cerimonie importanti, e cioccolato, di solito per le feste dei più piccoli) si è affiancata una varietà straordinaria di ingredienti e gusti diversi. La fantasia dei maestri confettieri si sbizzarrisce nella costante ricerca di novità. Si va da confetti con anime di frutta secca e canditi di ogni tipo, come pistacchio, scorza d’arancia, ciliegie marasche, uvetta, a quelli con ripieni morbidi al whisky, al limoncello, al rhum, al caffè, fino a quelli più insoliti con ripieni al gusto di pastiera, cassata siciliana, ricotta e pera, caramello.
Le tipologie più diffuse hanno sempre un’anima di mandorla, in genere tostata e poi ricoperta con uno o più strati di cioccolato aromatizzato, anche di tipi diversi, ma ci sono anche quelle senza mandorla con ripieni cremosi oppure fantasiosi, tipo gelée alla frutta, croccantino di mandorle, mix di cereali, wafer e altri ancora in un tripudio di proposte che possono appagare le richieste dei palati più raffinati quanto quelle dei più esigenti. Senza contare la riscoperta degli antichi confetti con ripieno liquoroso, con anime di nocciole, chicchi di caffè, cannella.
I confetti si possono inoltre personalizzare con varie tecniche, si spazia dall’applicazione in rilievo di decorazioni zuccherine alle scritte impresse a caldo (come le iniziali o il nome degli sposi, la data della cerimonia) alle vere e proprie stampe miniaturizzate di foto, come i volti degli sposi o del festeggiato oppure di un’ostia per la comunione e persino di un disegno spiritoso.
Oltretutto, per dare una risposta sempre più ampia e articolata alle esigenze di tutti i consumatori, negli ultimi anni sono stati immessi sul mercato anche confetti adatti al consumo per i celiaci,senza tracce di glutine, così come confetti kasher, cioè preparati in modo conforme alle particolari regole alimentari ebraiche.
A questo nuovo trend ha senza dubbio contribuito l’impegno chele fabbriche di confetti nell’ultimo decennio hanno dedicato alla ricerca di nuovi e sorprendenti gusti. Oggi ai confetti prodotti con le anime più classiche (mandorle, quelli per eccellenza riservati alle cerimonie importanti, e cioccolato, di solito per le feste dei più piccoli) si è affiancata una varietà straordinaria di ingredienti e gusti diversi. La fantasia dei maestri confettieri si sbizzarrisce nella costante ricerca di novità. Si va da confetti con anime di frutta secca e canditi di ogni tipo, come pistacchio, scorza d’arancia, ciliegie marasche, uvetta, a quelli con ripieni morbidi al whisky, al limoncello, al rhum, al caffè, fino a quelli più insoliti con ripieni al gusto di pastiera, cassata siciliana, ricotta e pera, caramello.
Le tipologie più diffuse hanno sempre un’anima di mandorla, in genere tostata e poi ricoperta con uno o più strati di cioccolato aromatizzato, anche di tipi diversi, ma ci sono anche quelle senza mandorla con ripieni cremosi oppure fantasiosi, tipo gelée alla frutta, croccantino di mandorle, mix di cereali, wafer e altri ancora in un tripudio di proposte che possono appagare le richieste dei palati più raffinati quanto quelle dei più esigenti. Senza contare la riscoperta degli antichi confetti con ripieno liquoroso, con anime di nocciole, chicchi di caffè, cannella.
I confetti si possono inoltre personalizzare con varie tecniche, si spazia dall’applicazione in rilievo di decorazioni zuccherine alle scritte impresse a caldo (come le iniziali o il nome degli sposi, la data della cerimonia) alle vere e proprie stampe miniaturizzate di foto, come i volti degli sposi o del festeggiato oppure di un’ostia per la comunione e persino di un disegno spiritoso.
Oltretutto, per dare una risposta sempre più ampia e articolata alle esigenze di tutti i consumatori, negli ultimi anni sono stati immessi sul mercato anche confetti adatti al consumo per i celiaci,senza tracce di glutine, così come confetti kasher, cioè preparati in modo conforme alle particolari regole alimentari ebraiche.
Articoli tratti da: Style.it Sposa e da matrimonio.com