domenica 11 settembre 2016

Consuetudini, usanze e galateo nelle cerimonie: Bouquet - Si fa presto a dire bouquet........



"BOUQUET....... SI FA PRESTO A DIRE BOUQUET"

Non solo un mazzo di fiori.

Il bouquet è l'ultimo regalo che il fidanzato fa alla sua fidanzata prima di sposarla. E' il simbolo della conclusione di un ciclo, il suggello della conclusione del fidanzamento e l'inizio di una una nuova vita insieme, e tradizionalmente viene regalato il giorno del matrimonio.

Il bouquet da sposa ha da sempre simboleggiato prosperità e abbondanza, infatti in epoca pre-cristiana, le spose si recavano alla cerimonia con in mano dei ramoscelli di mirto o rosmarino, erbe considerate di buon auspicio, a simboleggiare fecondità e fedeltà.  Tuttavia nel medio-evo le spose non portavano più dei fiori in mano, ma ago e filo per simboleggiare i loro futuri “mestieri” di casalinghe. Le origini vere e proprie del bouquet si fanno risalire al mondo arabo. Infatti alle spose veniva adornato il capo con dei fiori d’arancio, per cui nel 1400, con le invasioni arabe, tale usanza venne estesa anche alle spose italiane. I fiori d’arancio simboleggiavano la purezza interiore delle giovani spose.
Nella cultura araba risiedono invece le origini del vero e proprio bouquet. Le spose venivano adornate di fiori d'arancio (simbolo di purezza e castità, ma anche fertilità, abbondanza e promessa di matrimonio) che venivano anche legati da un nastro e tenuti in mano.

In Italia la tradizione giunse tra il VII e il IX secolo d.C. dove alle spose veniva dato un giglio, simbolo di purezza.

Nell’antichità il bouquet della sposa era composto di erbe aromatiche. E, strano ma vero, le due principali erano aglio e timo.
Queste dovevano tenere alla larga gli spiriti maligni, che avrebbero potuto influire negativamente sulla futura felicità della coppia. A volte, fiori ed erbe erano intrecciati assieme. In questo caso, gli sposi novelli mangiavano i rametti di alcune delle piantine, note per il loro potere afrodisiaco. 
Con il tempo, le erbe sono scomparse nel mazzo nuziale e sono state completamente sostituite dai fiori. Uno di questi era il fiore d’arancio, della cui essenza era solita profumarsi anche la sposa.
Nei tempi antichi, il bouquet veniva solitamente offerto in dono agli dei, per ingraziarsi la loro protezione e propiziarsi un’abbondante discendenza. Questa tradizione è arrivata fino ai giorni nostri ed è stata adattata in funzione delle religioni e le culture.


I fiori hanno sempre avuto una certa importanza nel corso della storia e sono stati utilizzati per diversi tipi di messaggi. Al di là del fatto che ogni fiore ha un significato particolare, il linguaggio dei fiori è universalmente conosciuto e utilizzato soprattutto dagli innamorati.

A seconda delle varie zone geografiche cambia il modo in cui la sposa riceve il bouquet: viene fatto recapitare alla mattina a casa della sposa oppure viene tenuto in mano dallo sposo che la aspetta davanti al luogo della cerimonia. 
Solo in alcune regioni, specialmente nel sud Italia, è la suocera a regalarlo alla futura nuora.


Sebbene sia la sposa a sceglierlo, affinché si adatti all’abito e al tema del matrimonio, viene fatto recapitare a casa della sposa la mattina delle nozze stesse. In alcuni paesi è addirittura la suocera a regalarlo. L’usanza del bouquet da sposa è antichissima.

Bisogna prestare attenzione alla forma e alle dimensioni del bouquet e alle scelte dei fiori. Il bouquet deve perfettamente essere in sintonia con l’abito. Criteri importanti di scelta riguardano la forma, il colore e il tessuto dell’abito da sposa. Se l’abito è bianco si utilizzeranno fiori della stessa tonalità, se è avorio verranno utilizzati fiori color panna.  Se l ‘abito da sposa è classico allora il miglior bouquet è bianco dalla forma tondeggiante, composto da fiori piccoli.


Al bouquet sono legati anche i significati di ciascun fiore che lo compone, ai quali molte spose fanno attenzione al momento della scelta.


La composizione floreale è stata anche utilizzata come segreta fonte di comunicazione. La sposa, scegliendo determinati tipi di fiori, intendeva inviare un messaggio al fidanzato, ancora prima di potersi ritrovare a tu per tu e in intimità.


Il bouquet deve avere le seguenti caratteristiche:
Deve durare tutto il giorno,  comparirà in molte foto dell’album nuziale , quindi dovrà non risultare sciupato o appassito anche quando il matrimonio si terrà  nel periodo estivo ;
Deve essere maneggevole , non ingombrante ,  non troppo pesante , adatto alle dimensioni delle mani della sposa  e quindi facilamente impugnabile;
Non bisogna scegliere fiori che potrebbero sporcare il vestito o i guanti.

La forma del bouquet può variare in funzione dello stile dell’abito e della personalità della sposa,  importante comunque  è anche il livello di disinvoltura col quale la sposa saprà portare il bouquet.
Bouquet a “ cascata”  formato da fiori di piccole dimensioni, è perfetto per una sposa con abito a strascico e decisamente importante , è indicato per una sposa robusta e  alta e sconsigliato per una sposa di piccola statura;
Bouquet rotondo e compatto, ma sempre composto da fiori piccoli come roselline ed edera, è ideale per una sposa informale che indossa un abito corto.
E’ quello adatto a tutte le stature e figure, ed è quindi considerato “ universale”.
Bouquet aperto e voluminoso, composto anche solo da calle o da rose, è perfetto per una sposa romantica ma moderna e che indossi un abito lungo fino alla caviglia.
Bouquet a fascio, da portare appoggiato ad un braccio e formato da fiori piuttosto lunghi, è adatto per una sposa che indossi un tailleur.E’ un bouquet un po’ difficile da portare , va appoggiato al braccio di una sposa slanciata e dal portamento elegante e disinvolto. Possono essere usate rose, tulipani o altri tipi di fiori in base al gusto della sposa. E’ molto adatto per spose slanciate e disinvolte, che possono portarlo con naturalezza.
A forma di palla, molto particolare perché “appeso” al polso attraverso un nastro si seta, in genere caratterizzato da colori vivaci ed è composto da piccoli tulipani, calle o roselline; è ideale per una sposa molto originale, che vesta un abito dalla linea moderna.


E infine, il tradizionale lancio del bouquet a cerimonia ultimata ha origini oscure. Non si sa bene da dove nasca la convinzione che la prima che raccolga i fiori lanciati dalla sposa convolerà a giuste nozze quanto prima. Tuttavia, oggi, pare che molte sposine preferiscano decidere prima chi sarà la fortunata, piuttosto che lanciare a caso il profumato bouquet.




Fonti e diritti:
sposamisubito.it / alchimieventi.com / leisi.it / veloebouquet.blogspot.it / matrimonio.com

Nessun commento:

Posta un commento